Mercoledì 6 maggio 2020 - Ore 17.30
Critica e cura del trauma secondo l'approccio Etno-Sistemico-Narrativo
Natale Losi e Viviana Fusco
In questo tempo così critico, fortemente sconvolto nel quotidiano e nelle capacità progettuali, perché presentare un libro sul trauma?
Nella narrazione mediatica, di fronte a certi eventi ed esperienze, molto spesso, e a volte a sproposito, si parla di traumi. Colpisce che nel corso di questa epidemia, il termine trauma, non è quasi mai stato utilizzato, forse perché le parole “virus” e “pandemia” sono ancora più forti di quelle di “trauma”. Il virus viene sovente raccontato e rappresentato come un evento nefasto, un “nemico invisibile”.
Secondo Losi, per comprendere meglio l’esperienza che stiamo vivendo occorre passare da una visione individualistica, lineare e razionale del problema, a una prospettiva circolare e comunitaria. Nell’ottica Etno Sistemico Narrativa, il clinico si muoverà passando da una dimensione di intervista diretta e duale a una “comunicazione tangenziale” gruppale. Questa metodologia consente ai terapeuti di ri-connettere i pazienti con i propri miti, verso la ricerca di “scintille di senso”.
Nella prospettiva di Losi questo difficilissimo momento di pandemia può essere paragonato a un enorme trauma collettivo. "I traumi dovrebbero essere letti come eventi ai quali individui e collettività possono rispondere facendo uso della loro peculiare memoria sociale, elaborando cioè proprie narrazioni terapeutiche". (da Critica del trauma – N. Losi).
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