POLO CLINICO DIDATTICO

L’approccio etno-sistemico-narrativo, pur essendo applicabile in un “setting” consueto, come una seduta individuale terapeuta-paziente, è stato pensato nella sua forma originaria, attraverso un dispositivo ricco e partecipato che integra alcune caratteristiche cliniche tipiche dell’etnopsichiatria e della psicoterapia sistemica.

In seduta il paziente è coinvolto in un contesto che prevede la presenza di:

  • un terapeuta principale;
  • un numero variabile di co-terapeuti;
  • un mediatore etno-clinico (se necessario);
  • un reflecting team, composto da uno o più supervisori (didatti della scuola) e da altri terapeuti e allievi che osservano da un’altra stanza ciò che avviene in seduta, tramite un dispositivo di videoregistrazione, con la possibilità di poter intervenire durante lo svolgimento del colloquio.

Spesso, i pazienti sono ospiti del sistema di accoglienza per i richiedenti asilo o di comunità, per questo, in seduta, possono essere coinvolti anche gli operatori sociali (assistenti sociali, operatori legali, psicologi ecc.) che lavorano all’interno di queste strutture e che mediano l’invio.

La convocazione e la partecipazione di queste figure ha il duplice scopo di capire, che tipo di sguardo il contesto ha nei confronti del paziente e favorire la continuità del lavoro terapeutico interagendo anche con la rete di relazioni a cui il paziente è significativamente connesso, provando a creare alleanze e/o disinnescare invischiamenti e dipendenze che si possono intensificare nei contesti di aiuto e assistenza sociale.

In questo approccio l’obiettivo del gruppo terapeutico è di lavorare sulla storia della persona, della coppia o della famiglia.

Rispetto a questo processo, di centrale importanza, sono i contributi dei mediatori etno-clinici, che partecipano sia alla seduta, sia ai momenti di riflessione che avvengono prima e dopo di essa. Nella prospettiva ESN, il mediatore non ha solo una funzione di traduzione, ma piuttosto, rappresenta un importante canale di accesso ai vissuti del paziente attraverso le parole della lingua madre e nella comprensione delle dinamiche, delle strutture e delle rappresentazioni culturali.

Lavorare all’interno di un dispositivo composto da diversi professionisti e con diverse appartenenze culturali e professionali consente di accompagnare il terapeuta e il paziente in un processo di de-costruzione della storia ammalata ed ammalante verso la co-costruzione di storie che curano.

Gli/le allievi/e della scuola, dal secondo anno, sono invitati a partecipare attivamente alle sedute che si svolgono al polo clinico-didattico. Inizialmente come partecipanti del reflecting team e successivamente, dal terzo anno, anche come co-terapeuti/e e/o terapeuti/e principali dei casi che vengono presi in carico.

La  storia di Nara

Il polo clinico didattico della scuola etno-sistemico-narrativa accoglie pazienti che vengono inviati da enti territoriali, o che si rivolgono autonomamente al servizio per un supporto psicologico.
In questi anni di attività didattica e clinica, il polo, si è specializzato nella presa in carico di alcune specifiche necessità e richieste, sempre più numerose e rilevanti con la progressiva creolizzazione delle società moderne, che porta con sé, nuove idee di famiglia, nuove identità e nuove sfide.

In particolare, l’attività clinica-didattica è rivolta a:

  • Richiedenti asilo e Rifugiati;
  • Donne vittime di tratta e di violenza;
  • “Seconde generazioni” con sofferenze di identità;
  • Coppie miste;
  • Famiglie multiculturali;
  • Coppie e famiglie migranti;
  • Supporto a famiglie adottive e collocatarie;
  • Accompagnamento al ricongiungimento familiare (genitori - figli a seguito di separazione temporanea decretata dagli organi istituzionali di tutela minorile).

Generalmente e preferibilmente, gli incontri avvengono in presenza presso la sede della scuola (Via Cesare Balbo 4 - Roma).
Con le restrizioni dovute alla diffusione del Covid-19 il polo clinico si è ri-organizzato utilizzando la modalità on-line.

Il polo riceve solo su appuntamento che si può concordare inviando una mail a info@etnopsi.it o telefonando al +39 331 7149736.